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Angelo Filippetti, l’ultimo sindaco di Milano prima del fascismo

Il prezzo originale era: €24.00.Il prezzo attuale è: €22.80.

di Jacopo Perazzoli

Prefazione di Ezio Mauro

Postfazione di Andrea Jacchia

Con una nota di Andrea Torre

Angelo Filippetti è stato definito «il sindaco dimenticato». Eppure non fu affatto un personaggio secondario. Esponente di quella corrente del socialismo medico che si formò tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, fu militante socialista impegnato nella fondazione di circoli locali tra Arona, sua città d’origine, e Milano, dove all’inizio del Novecento fu sempre più attivo nelle istituzioni, senza però rinunciare al camice di medico dell’Ospedale Maggiore. Già primo presidente dell’Ordine dei medici della provincia e assessore della giunta Caldara, durante la Grande guerra si distanziò dalla corrente turatiana, fino a divenire uno dei volti noti del massimalismo milanese. Dopo la conclusione del conflitto si aprì per lui la stagione più politicamente rilevante: quel corto triennio, dal novembre del 1920 all’agosto del 1922, in cui ricoprì la carica di sindaco socialista di Milano. Ma da questa funzione fu cacciato dal colpo di mano condotto da fascisti e nazionalisti, che arrivarono a occupare Palazzo Marino grazie al fattivo supporto del prefetto Lusignoli e del “Corriere della Sera”.

Collana: Storia, politica, società

Anno: 2022

Pagine: 284

ISBN: 978-88-33832-85-2